21/03/2024

ROBERTA BETTINELLI

Racconta la mamma Ines

Nonostante il suo stadio di Alzheimer avanzato, Ines 86 anni è riuscita piano piano a recuperare diversi aspetti cognitivi che gravavano sulla sua personalità solare ed estroversa. Roberta riporta in questa testimonianza i vari benefici manifestati da Ines ormai a quasi 2 anni dall'inizio del programma.

La diagnosi di Alzheimer di mia mamma Ines Leoni risale a molti anni fa, trattata solamente col farmaco Donepezil, anche quando la forma si è sempre più aggravata, la cura era accompagnata dalle solite frasi del “non c’è nulla da fare” e da un deserto di suggerimenti.

Oltre agli annosi problemi di memoria a breve termine e la ripetizione degli stessi argomenti, ho notato via via il ridursi delle attività quotidiane, un’insolita apatia, l’umore depresso, e degli scatti di ira, tutti elementi che non le sono mai appartenuti.

Nell’estate del 2022 ebbe un blocco, ferma e seduta per ore, con lo sguardo spaventato e fisso, con scarsa interazione, all’ospedale non fu riscontrato nulla di clinicamente rilevante. Da tempo avevo tra le mani il libro “la fine dell’Alzheimer” che parla della cura e prevenzione attraverso il protocollo Bredesen, ricercando su internet ho trovato che l’unico professionista in Italia era il Dottor Antonio Candela.

Iniziammo con il dottore i consulti in videoconferenza a fine agosto del 2022.

Alle analisi genetiche, ematiche e ai test, è seguita una dieta e delle indicazioni sullo stile di vita.

Devo dire che già nei primi mesi è migliorato l’umore, l’energia e l’interazione, non ha più avuto né blocchi, né scatti d’ira, nonostante non si riesca a rispettare al meglio il piano alimentare.

A settembre 2023 mamma ha iniziato a frequentare un centro diurno per le fragilità cognitive e/o psicologiche comportamentali della Fondazione Elisabetta Germani, anche da questa esperienza ha trovato grande giovamento, grazie agli operatori preparati e amorevoli, a diverse attività e all’interazione sociale.

La passione e la disponibilità del dottor Candela e il monitoraggio costante dei valori ematici ha permesso una modulazione degli integratori tale che oggi, alla soglia degli 86 anni, possiamo dire che, nonostante gli effetti sulla memoria a breve termine dello stadio avanzato del morbo di Alzheimer, gode di un rinnovato benessere fisico e psicologico, è propositiva, piena di voglia di fare, ed è tornato il suo carattere gioviale e ottimista di un tempo. Grazie

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