23/01/2024

DANIELE MEDICI

Un racconto in prima persona

Daniele ci racconta la sua esperienza con il Parkinson, dalla diagnosi ai benefici che ha ottenuto mediante un approccio multifattoriale. I suoi progressi e miglioramenti sono consolidati a distanza di un anno dall'inizio della terapia. La sua storia è un forte stimolo  a non mollare e mantenere alte le speranze, soprattutto se ci si immette sul percorso giusto.

Mi chiamo Daniele, ho 58 anni, e nel Giugno del 2020 ho ricevuto una diagnosi di Malattia di Parkinson su base genetica. Avevo notato una certa lentezza nei movimenti, soprattutto difficoltà nei movimenti automatici. Per esempio, nel camminare non oscillavo il braccio sinistro, avevo inoltre difficoltà nel riposo notturno e nell’evacuazione.

Ho iniziato subito una cura farmacologica, che mi ha sicuramente aiutato soprattutto per gli aspetti relativi al movimento. Con il passare del tempo ho notato una certa difficoltà nell’ attenzione, nella concentrazione e nel linguaggio. 

Nell’autunno del 2022, mi sono rivolto alla dott.ssa Rosalinda Trevino, specialista in Neurofeedback ed ho intrapreso un percorso di training di biostimolazione transcranica che tuttora continuo con beneficio. Inoltre, su suo consiglio, nel Dicembre 2022, ho contattato il dott. Antonio Candela. 

Abbiamo iniziato con un programma nutrizionale personalizzato, che è stato ottimizzato nel tempo, trovando un giusto equilibrio tra i cibi più adatti a contrastare le infiammazioni e la mia tendenza a perdere peso. In seguito, abbiamo effettuato un percorso di pulizia intestinale a supporto della mucosa che nel giro di qualche mese ne ha migliorato la funzionalità: ora ricorro meno all’uso di Macrogol (lassativo intestinale). Infine, abbiamo programmato un percorso di detossificazione dai metalli pesanti rilevati attraverso lo screening con un mineralogramma. In questo caso oltre all’utilizzo di specifici sequestranti di metalli pesanti, abbiamo introdotto i minerali carenti nel mio organismo. 

In questo anno ho migliorato il mio modo di alimentarmi, ho continuato a svolgere attività fisica, ho capito l’importanza di cercare e trovare un equilibrio tra integratori, prodotti naturali, Neurofeedback ed il minor numero di farmaci possibili, che comunque risultano indispensabili per colmare la mia carenza di dopamina. In pochi mesi ho notato, e lo hanno notato anche le persone che mi sono vicine, che la mia concentrazione e la mia attenzione sono migliorate, che parlo più velocemente e mi affatico meno durante la giornata. Riesco a mantenere un buon livello di riposo notturno anche con una notevole riduzione del farmaco che mi era stato prescritto (Clonazepam).

A distanza di un anno dall’inizio del percorso con il supporto costante del dott. Antonio Candela e della dott.ssa Rosalinda Trevino, posso dire che attualmente la qualità della mia vita è migliorata e spesso non avverto la presenza della mia patologia.

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