Tipi di Alzheimer
2° passo
tipi di alzheimer: cosa sono
In seguito alla cognoscopia e al tipo di parametri che presentano un valore alterato, il dott. Bredesen suddivide il quadro clinico in 6 tipi di Alzheimer che mostrano segni distintivi del morbo.
Tuttavia, in una persona con declino cognitivo alcuni dei tratti specifici per ogni tipo di Alzheimer possono coesistere, rendendo lo scenario più complicato. L’elemento che sembra accomunare il 100 % dei pazienti è l’incapacità da parte delle cellule neuronali – in particolare quelle del lobo temporale e parietale – di utilizzare il glucosio come fonte di energia.
i 6 tipi di alzheimer
Identificare il tipo di Alzheimer è un passo importante per poter poi architettare un piano di trattamento efficace. Per esempio, sapere che è presente un’intossicazione di metalli pesanti, Alzheimer di tipo 3, fa capire quali alterazioni sta subendo l’organismo. Il ripristino delle condizioni fisiologiche avviene solo quando si rimuove efficacemente l’insulto a monte dell’intero quadro clinico. In questo specifico caso è opportuno anche capire qual è la fonte di tossicità dell’ organismo e prendere rimedi per evitare una continua esposizione, eliminandola.
infiammatorio
– È spesso associato alla presenza del gene APOE4 (omozigote o eterozigote), fattore di rischio genetico per Alzheimer
– Porta ad un aumento della proteina c-reattiva in risposta all’infiammazione in atto
– Conduce ad un innalzamento dei livelli di interleukina-6 (IL-6) e del fattore di necrosi tumorale (TNF-α)
– Causa una riduzione nel rapporto albumina/globulina
– È Accompagnato da anomalie metaboliche ed ormonali come insulino-resistenza
– L’omocisteina potrebbe essere elevata
– È presente atrofia a livello dell’Ippocampo
– Si manifesta sottoforma di amnesia
atrofico
– I livelli di quasi tutti gli ormoni sono subottimali inclusi: tiroide, pregnenolone, progesterone, estrogeno, testosterone, DHEA, e fattori di crescita come NGF e BDNF.
– La vitamina D è molto ridotta
– I livelli di insulina sono bassi o si può verificare insulino-resistenza
– L’omocisteina risulta spesso elevata
– APOE4 puó rappresentare un fattore di rischio
– È presente atrofia a livello del lobo temporale e parietale
– Si manifesta sottoforma di amnesiaglicotossico
– È un incrocio tra il tipo 1 Infiammatorio e il tipo 2 Atrofico
– I livelli di glucosio sono cronicamente alti portando a prodotti di glicazione avanzata (es. emoglobina glicata) e infiammazione.
– L’insulino-resistenza derivante dai livelli elevati di glucosio contribuisce ad un’ assenza di supporto trofico
– APOE4 può rappresentare un fattore di rischio
– L’atrofia ippocampale è molto comune
– Si manifesta sottoforma di amnesiatossico
– Conduce spesso a bassi livelli di zinco e alti di rame e quindi un rapporto rame/zinco molto elevato
– L’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPG) è compromesso con anormalità ormonali
– Tutti mostrano esposizione a tossine (es. mercurio, micotossine, toluene, glifosato)
– L’atrofia è molto estesa coinvolgendo anche le regioni del lobo frontale oltre che temporale e parietale
– Si manifesta sottoforma di discalculia, afasia; presenta funzioni esecutive compromesse, disfunzioni della percezione visiva, riconoscimento facciale compromessovascolare
– Caratteristiche tipiche di una malattia cardiovascolare: quadro lipidico alterato con LDL piccole e dense o LDL ossidate a livelli alti.
– Apporto ridotto di ossigeno alle cellule neuronali e ad altri distretti dell’organismo
– Tempo di protrombina e fibrinogeno risultano alterati
– Si manifesta sottoforma di amnesia
traumatico
– Storia di trauma cerebrale e concussioni dovute ad incidenti, sport e altri eventi
– Livelli subottimali di fattori di crescita e componente ormonale alterata
– Si manifesta sottoforma di amnesia
il percorso bredesen
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